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sabato 19 maggio 2012

postheadericon Il ROCK ISLAND FESTIVAL è tornato


Ventunesima edizione di uno dei festival di musica indipendente più longevi della penisola che anche quest’anno propone un cast scelto tra il meglio della musica indipendente italiana: APPALOOSA, GIARDINI DI MIRO’, CALIBRO 35, A TOYS ORCHESTRA.
Tutto ad ingresso gratuito.



ROCK ISLAND
FESTIVAL
27 Giugno - 1 Luglio 2012
Area Feste di Bottanuco (BG)
Ingresso Gratuito



Rock Island ce l’ha fatta, anche quest’anno, nonostante tutto. Un cambio repentino di direzione artistica che è stato quasi un ritorno alle origini. Le difficoltà di creare un festival con pochi mezzi. Ma tant’è, RockIsland è ancora in piedi.
Tra il 27 Giugno e il 1 Luglio si rinnoverà quindi l’appuntamento con uno dei festival più longevi della penisola, XXI edizione!
Ad aprire le danze saranno gli APPALOOSA una band che si potrebbe benissimo considerare punto di riferimento della scena italiana nel loro genere, posizione che potrebbe portarli ad interpretare persino il ruolo di “iniziatori”. Ad aprire la serata Morkobot.
Seguiranno i seducenti profumi dei fiori spuntati nei GIARDINI DI MIRO’, band storica che ha contribuito allo sviluppo della scena indie rock italiana a cavallo tra fine anni ’90 e nuovo millennio. Dopo l’eccellente prova per la sonorizzazione del disco  Il Fuoco, i Giardini rimettono in scena la configurazione di band in senso classico, presentando un lavoro di canzoni più strettamente tali e che abbina l’esperienza post rock alla voglia di alleggerire i toni: Good Luck. Fortuna che sicuramente non faticheranno ad avere. Aprirà la serata Andrea Van Cleef.
Colonna sonora della terza serata saranno i colpi sparati dai CALIBRO 35, musicisti incredibili e strumenti vintage per ricreare una Milano vissuta tra cocktail e malavita, AlfaGiulia e Punt e Mes.
La band, che ha riportato in voga un’estetica legata ai polizieschi italiani anni Sessanta e Settanta, ricompare quest’anno sulle scene dopo due anni dall’ultima produzione con l'entusiasmante “Ogni Riferimento A Persone Esistenti O A Fatti Realmente Accaduti E' Puramente Casuale”, dodici tracce che affascinano e conquistano, in grado di disegnare paesaggi sonori avventurosi e intriganti tra i quali due riletture di grandi pezzi: Passaggi nel tempo di Ennio Morricone e New York New York di Piero Piccioni. Introducono egregiamente la serata i ritmi prog funk dei FIXFORB.
Il viaggio musicale del festival proseguirà con il pop rock degli A TOYS ORCHESTRA, band attiva dal 1998 impegnata dal Marzo di quest’anno come resident band nel programma televisivo “Volo in diretta” di Fabio Volo. In apertura i bolognesi CUT.
L’ultima tappa di questo percorso sonoro sarà introdotta dai giovani eroi KUBARK, band emergente che ha recentemente affascinato il panorama del rock sperimentale con l’ultima nuova uscita “Ulysses”.

Il tutto con un’area ristoro attrezzata a birreria, ristorante e griglieria e un’area stand
Il conto alla rovescia è iniziato. Rock Island Festival 2012.



ROCK ISLAND
FESTIVAL
27 Giugno - 1 Luglio 2011
Area Feste di Bottanuco (BG)
Ingresso Gratuito

27 Giugno
APPALOOSA
+ MORKOBOT

28 Giugno
GIARDINI DI MIRO'
+ ANDREA VAN CLEEF

29 Giugno
CALIBRO 35
+ FIXFORB

30 Giugno
A TOYS ORCHESTRA
+ CUT

1 Luglio
THE LAST FIGHT
+ IN THE HOWLING STORM
+ KUBARK


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27 GIUGNO

APPALOOSA
Appaloosa è un progetto che si forma nel 1998 a Livorno; il gruppo trova la sua dimensione abbandonando l’uso del cantato e creando un sound che fonde funk, punk, psichedelia e dance, componendo canzoni con l’uso di due bassi e batteria dando molta importanza al groove a alle dinamiche.
Nel 2002 partecipano ad Arezzo Wave con grande approvazione da parte della stampa e del pubblico. Il gruppo si esibisce nel programma Viba live in onda su Reta A.
Nel 2003 presentano ad Arezzo Wave il loro primo disco omonimo che esce per l’etichetta del festival Ondanomala.
Il disco ottiene il bis di successo e approvazione e il gruppo intraprende il primo giro di concerti nella penisola dividendo il palco con One Dimensional Man, Zu, Perturbazione etc., suonano in diretta nazionale su Radio Popolare e partecipano al M.E.I di Faenza.
Alcune canzoni vengono inserite in compilation: Rock star, Rock Sound, Italian music office 2003 Magic bus etc.
Nel 2004 iniziano a sperimentare l’uso di campionatori, drum machine e sinth fusi con gli strumenti già presenti.
Partecipano ad Arezzo wave 2004 sul main stage davanti a 15.ooo persone dividendo il palco con Karate, Black Rebel Motorcycle club Cypress hill etc. Vengono invitati da Manuel Agnelli al Tora Tora festival con Afterhors, Verdena Zen Circus etc. Si esibiscono nei Paesi Baschi e in Spagna e in una serie di concerti in Italia.
Nel Giugno 2005 registrano il loro secondo disco presso il Blocco A di Padova con Giulio Ragno Favero, il lavoro intitolato “Non posso stare senza di te” uscirà per la Urtovox records di Paolo Naselli Flores
ottenendo un'ottima risposta da parte della critica.
Il gruppo suona per tutto il 2006 e 2007 facendo circa 100 concerti supportati dall’agenzia Locusta e Urtovox.
Realizzano un video della canzone “Are you mons ? No i’m Jurgen” con il fotorgrafo e videomaker Martino Chiti che andrà in rotazione su Mtv, Mtv Brand New e Rock tv.
Dopo aver partecipato ad Italia wave 2008 con Linea 77, il gruppo registra il terzo disco tornando al Blocco A da Giulio Ragno Favero.
“Savana” esce nel novembre 2009 per Urtovox Records, riscuotendo successo ed approvazione dal pubblico e dalla stampa nazionale ed estera; il gruppo suona in tutta la penisola dividendo il palco anche con Zen Circus,Calibro, 35 Teatro degli Orrori, in primanvera 2010 intraprende un tour in Germania e in autunno una serie di concerti con i bresciani Aucan in Svizzera, Francia e Lussemburgo.
La canzone “Minimo” entra nella compilation francese “A Decouvir Ablsolument”.
Durante l’estate 2011 il gruppo registra il 4° disco presso il proprio studio “la Tana delle tigri” a Livorno con Antonio Castiello.
Il lavoro intitolato “The worste of Saturday Night - Musica per energumeni del sabato sera” uscirà in Febbraio 2012 per l’etichetta fiorentina Black Candy records.
Nella seconda metà di gennaio 2012 uscirà anche “R M X Appaloosa Vol.1″. remixes del disco "Savana" di dj e musicisti toscani e non tra cui: Apes on Tapes, Digi G'alessio, Ether, Dyami Young, e molti altri...

Il nuovo disco
"The worst of saturday night – Musica per energumeni del sabato sera" è il quarto capitolo discografico degli Appaloosa, primo album ufficiale con Black Candy records. Musica strumentale, piena di tensione drammatica e dunque di cambi di ritmo e di ambiente, con brani che spaziano tra varie sonorità. Niccolò Mazzantini, Marco Zaninello, Simone Di Maggio e Michele Ceccherini definiscono il disco “una poltiglia di generi”.
Il disco arriva poco più di due anni dopo Savana, dopo una serie di concerti in Italia e all’estero tra festival, club e centri sociali e dopo un disco di remix, R M X VOL.1, con rivisitazioni dei pezzi del precedente lavoro ad opera di Apes on Tapes, Digi G'Alessio, Colossius, Ether, Scary Grant, DJ Alik, Dyami Young, Twism, Black Friday Crew, DJ Fonx.
Il nuovo disco sarà disponibile in cd e in versione digitale da mercoledì 29 Febbraio tramite Black Candy records e Audioglobe. Prima dell’estate circolerà anche in vinile, a tiratura limitata.

MORKOBOT
Sin dagli albori delle prime galassie la voce di MoRkObOt riecheggiava solenne oltre le atmosfere sature di gas dei pianeti in evoluzione. Dominatore delle forze magnetiche e regolatore ancestrale dei flussi di coscienza, MoRkObOt è tornato a farsi sentire anche sulla terra attraverso i suoi tre messaggeri LIN,LAN,LEN brutalmente sottomessi al suo volere. Sul nostro pianeta MoRkObOt si manifesta in ‘musica’, pervadendo le menti ottenebrate di LIN, LAN e LEN e conducendo le di costoro note in deliri consequenziali.


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28 GIUGNO

GIARDINI DI MIRO’
I Giardini di Miro’ provengono dalla provincia reggiana, in particolare da Cavriago, un comune di quasi diecimila anime il cui sindaco onorario, dal 1917, è Vladimir Lenin. La musica del gruppo vive però di influenze anglossassoni, in particolar modo inizialmente si rifà al post rock per arrivare ora ad un suono proprio che è  un mix di psichedelia, shoegaze, dream pop, noise, post punk, musica d’autore e molto altro. Dall’uscita del primo album ufficiale del 2001 “Rise and fall of academic drifting” i Giardini di Mirò sono indicati come un gruppo di riferimento del fenomeno indie-rock italiano anche se la vocazione del gruppo è quella di far parte di una scena più ampia, europea e non solo. Per questo motivo i gdm calcano con entusiasmo i palchi di mezz’Europa. Dall’uscita del primo album sono otto i tour tedeschi, tre in Grecia e sono moltissimi i concerti ovunque, dalla Svizzera al Belgio, dal Lussemburgo alla Polonia, dalla Spagna alla Norvegia.
La formazione comprende Jukka Reverberi (chitarra, voce), Corrado Nuccini (chitarra, voce), Luca Di Mira (tastiere) e Mirko Venturelli (basso, clarino, sax), Emanuele Reverberi (violino, tromba). Dal 2003 fino al 2011 il batterista del gruppo è stato Francesco Donadello, ora ha preso il suo posto Andrea Mancin.
La storia ufficiale inizia nel 1998 con il primo ep autoprodotto e le prime esibizioni live anche se tutto nasce prima, nel 1995 da una collaborazione fra gli allora compagni d’università Corrado Nuccini e Giuseppe Camuncoli, oggi noto fumettista.
La discografia della band è ricca di pubblicazioni, oltre ai cinque album “ufficiali” Rise And fall of Academic Drifting (2001), Punk… Not Diet! (2003), Dividing Opinions (2007), Il Fuoco (2009), Good Luck (2012) esiste una miriade di ep, remix, raccolte di inediti, con etichette indipendenti di tutto il mondo (2nd rec, Fictionfriction, Love Boat, Contact, Earsugar). Il gruppo ha collaborato con tantissimi musiciti da Sara Lov a Hood, Alessandro Raina, DNTL, Alias, Hermann & Kleine, Styrofoam, Apparat, Piano Magic, Isan, Paul Anderson, e molti altri.
Oggi i Giardini di Mirò sono un gruppo di persone unite dalla passione per la musica e dal desiderio di suonare insieme, viaggiano tutti stretti in un furgone per raggiungere i palchi italiani ed europei e dormono in camere doppie o triple a seconda dei luoghi e degli accoppiamenti. La formazione dei Giardini di Mirò conta anche Michele Venturi e Andrea Sologni, rispettivamente navigatore ideologico e sommelier del suono.

ANDREA VAN CLEEF
Nasce, con lontane ascendenze nordiche, nella città del fegato centenario (Boario Terme), vive a Brescia. Dopo aver trascorso la sua tardoadolescenza, intrisa di diversi lavori (imbianchino, fattorino, autista, modello di serie C, manovale, alla fne insegnante), suonando chitarra e basso in svariate piccole formazioni punk e garage, incontra la sua prima band, i Bogartz, nel 1998. I suoi compagni di band non intendono cantare e lo costringono al doppio ruolo di cantante e bassista.
I Bogartz arrivano al traguardo del disco nel 2002: Honeymoons in the desert (MooRec/IRD) entra nei fnalisti del premio "fuori dal mucchio" indetto dalla rivista specializzata Mucchio Selvaggio, è "primascelta" del prestigioso portale Rockit e viene ottimamente recensito da tutte le riviste di settore.
Nel corso degli anni fonda i garage rockers Thee Jones Bones e gli sperimentali Brother K (fnalisti a RadioRai/Musicultura nel 2006). Allo scioglimento dei Bogartz (che erano sul punto di fare il grande salto, con una produzione "importante"), nel 2005, fonda i Van Cleef Continental, dapprima one- man-band e poi sempre più band articolata: il loro "Red Sisters" (ben recensito ovunque, da riviste di settore e non) esce nel 2008 negli USA per Steam Machine Records, e nell'Ottobre 2009 in Italia per Casa Molloy/Audioglobe. Il successivo tour
di presentazione permette alla band di condividere il palco con musicisti del calibro di Dead Meadow e Gaslight Anthem, conquistandosi un seguito sempre maggiore. Nell'attesa di registrare il seguito di "Red Sisters", Andrea decide di dare spazio alla componente acustica da sempre presente nel suo songwriting, solitamente sepolta da tonnellate di decibel e distorsioni.
Il tutto inizia con la collaborazione con la scena indie di St.Louis/Missouri, per la sonorizzazione di un flm western indipendente e per la realizzazione di alcune canzoni basate su poesie scritte da artisti appartenenti alla scena suddetta. Nasce poi l'idea di un disco solista acustico, da presentare nei piccoli club (dove possibile, senza l'ausilio di impianti di diffusione, per un totale risparmio di energia elettrica) e nei locali adatti al particolare folk psichedelico del progetto, in cui la voce baritona di Andrea è circondata da un tessuto sonoro che rimanda direttamente al folk sperimentale dei primi anni '70.

SUNDOG: il disco.
Il cd, ricco di riferimenti al cantautorato sperimentale degli anni '70 (che ha visto come grandi protagonisti, tra gli altri, John Martyn, Fred Neil e Nick Drake), reinterpretati alla luce di ciò che è avvenuto in ambito rock dagli anni '90 in poi (Mark Lanegan, Eddie Vedder, una reinterpretazione del folk priva delle ingenuità e delle buone vibrazioni delle decadi precedenti), sarà presentato nel corso di una serie di concerti, a partire dall'Estate del 2012. Sarà possibile ascoltare versioni live di brani che stilisticamente oscillano dal folk gentile di “If” e “Town without shade” (scritta con il giornalista statunitense Chris King), allo psych-folk “cosmico” di “The New Earth” (per la quale è stato girato un evocativo video) e“Pesadilla Motel”. L'uscita del disco, con distribuzione Audioglobe per l'Italia, è invece prevista per Settembre 2012.


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29 GIUGNO

CALIBRO 35
C’è voluto Quentin Tarantino per accorgersene: nella colonna sonora del suo ultimo film figurano infatti ben sei brani dei migliori Maestri Italiani tra cui Morricone, Micalizzi, Cipriani e I fratelli DeAngelis.
E non c’è nessuno che le sappia suonare meglio di Calibro35, un progetto nato dalla passione per questo dimenticato repertorio italiano, con l’intento di riproporne suoni e atmosfere. La commistione di funk, jazz e prog rock che caratterizzava le colonne sonore di “Milano Calibro 9”, “Il Gatto a Nove Code” e “La Mala Ordina” rivive grazie ai musicisti coinvolti: Enrico Gabrielli, fiati e organi (Mariposa), Massimo Martellotta, chitarre e lap steel (Stewart Copeland), Fabio Rondanini, batteria e percussioni (Niccolò Fabi, Collettivo Angelo Mai), Luca Cavina, basso (Zeus!, Transgender) e Tommaso Colliva, produzione (Muse, Afterhours).
Non è un caso che i primi riconoscimenti per il progetto siano venuti dall’estero.
Concerti in Belgio e Lussemburgo, webzine e blog americani e il Funk & Soul Show della BBC che trasmette “Italia A Mano Armata”.
I Calibro35 lanciano una nuova versione del classico di Ornella Vanoni “L’Appuntamento”, dalla colonna sonora del film “Tony Arzenta” (1973 di Duccio Tessari con Alain Delon e Richard Conte). La canzone composta da Roberto ed Erasmo Carlos con un nostalgico testo di Bruno Lauzi viene reinterpretata con la partecipazione di Roberto Dell’Era alla voce col suo caratterizzante stile ‘60s. Dopo una serie di esibizioni esplosive in festival estivi e club, a fine 2008 esce l'album omonimo su Cinedelic che va immediatamente esaurito. Una riedizione del disco con l’aggiunta del singolo “Tutta Donna” esce nell’estate 2009 per Venus Dischi e ottiene un nuovo successo.
Dopo oltre quaranta date estive (tra cui la partecipazione al “Festival Internazionale delle Letterature di Roma”, a “Italia Wave” e un concerto con il Maestro Franco Micalizzi) la band intraprende il suo primo viaggio negli Stati Uniti per partecipare all’HitWeek Festival di Los Angeles. Durante il periodo trascorso negli USA la band suona a New York nei prestigiosi club Nublu e Zebulon, al Fonda Theater di Los Angeles e tiene un live set nel più importante programma radiofonico di musica dal vivo americano “Morning Becomes Eclectic” su Radio KCRW. Il tour ottiene ottima visibilità sulla stampa sia italiana che estera e tornati in Italia Calibro 35 vince il premio MEI come Miglior Tour Italiano 2009.
Il 2010 si apre all’insegna dell’estero con un ritorno del gruppo on the road per date in Olanda (tra cui il Festival Internazionale Eurosonic) e Lussemburgo.
“Ritornano Quelli Di…”, il secondo disco di Calibro 35 esce in tutta Europa su Ghost Records nel Febbraio 2010 ottenendo unanimi recensioni positive e suscitando notevole interesse su tutta la stampa italiana e estera, specializzata e non (Mojo, Rolling Stones, XL, Espresso…). Sempre a Febbraio parte un lungo tour Italiano con piu’ di ottanta concerti durante i dieci mesi successivi. In Giugno Calibro 35 apre la data milanese della superband inglese Muse a San Siro e partecipa al festival austriaco Nova Rock. Grazie a questi concerti la band si è aggiudicata il premio “KeepOn” come miglior gruppo italiano dell’anno. Tra un concerto e l’altro il gruppo trova il tempo di partecipare insieme a Dente, Il Genio e Roberto Dell’Era alla realizzazione de “Il Lato Beat”, un ep di due brani di chiara ispirazione sixties editi solamente su vinile. Il brano “Il Beat Cos’e’” (con Dell’Era alla voce) ottiene notevole airplay su molti network nazionali e procura alla band l’invito per un concerto speciale in diretta su RadioDue Live.
Nel Luglio 2010 “Ritornano Quelli Di…” esce anche negli Stati Uniti su Nublu Records. Il disco entra subito nelle classifiche di numerose radio del circuito CMJ dove rimane per diverse settimane; a fine anno otterrà il 25mo posto nella classifica statunitense World Music. Particolare successo riscuote il brano “Calling All Units To Broccolino” (AKA “Convergere in Giambellino”) che dopo essere stato “Song of The Day” per l’emittente californiana KCRW viene scelto per musicare i titoli di coda del blockbuster hollywoodiano “R.E.D.” con Bruce Willis, Hellen Mirren, John Malkovich e Morgan Freeman. Anche grazie a questo la band partecipa al CMJ Music Conference di New York nell’autunno dello stesso anno. Il matrimonio con il mondo cinematografico è scritto nel DNA di un gruppo come Calibro 35 e anche da questa parte dell’Oceano qualcuno se ne accorge. Due delle più importanti produzioni italiane del 2010, “Romanzo Criminale” e “Vallanzasca, Gli Angeli Del Male”, utilizzano brani della band all’interno delle loro colonne sonore ed il gruppo è chiamato per un cameo durante le riprese del film di Michele Placido.
Nel dicembre 2010 esce "Rare", raccolta di musiche da film, bside, versioni alternative e inediti dell'archivio sonoro della band e per tutto l'anno seguente Calibro 35 continua a calcare i palchi internazionali partecipando al SXSW di Austin, Texas, e concedendosi un breve tour in Turchia dove la data ad Istanbul è sold out. In Italia l'attenzione si sposta su due progetti speciali dal vivo: la sonorizzazione del film "Milano Odia La Polizia Non Può Sparare" (regia di Umbero Lenzi, musiche di Ennio Morricone) registra il tutto esaurito sia a Roma che a Milano mentre l'evento speciale "Indagine Sul Cinema Del Brivido" apre alla band le porte del Teatro dal Verme di Milano.
Il nuovo disco "Ogni Riferimento a Persone Esistenti o a Fatti Accaduti è Puramente Casuale" è in uscita il 7 Febbraio 2012 su Venus dischi (vinile su Tannen Records) e contiene ben dieci brani inediti e due gemme dal passato. L'album è stato interamente registrato a Brooklyn, New York, e rappresenta un ulteriore step nel percorso musicale del quartetto strumentale; il suono è ancora più spurio e contaminato ma non perde le fondamenta funk da cui Calibro 35 proviene.

FIXFORB
Diego Arrigoni e Stefano Forcella - rispettivamente chitarra e basso del gruppo Moda' - trovano sempre il tempo per prendersi cura del side-project FixForb, il 'power trio prog funk' che vede alle pelli il poliedrico Milly Fanzaga.
I FixForb sono il mezzo migliore per restare ancorati con i piedi per terra e non perdere il senso della realtà, come spesso accade a chi viene travolto da un successo di enorme portata. Una sorta di valvola di sfogo nella quale Diego e Stefano possono riversare la propria sapienza tecnica, lasciandosi andare a lunghe session che prendono spunto dalle tracce raccolte nell'omonimo debut-album per poi aprirsi verso spazi e tempi dilatati propri di certo rock vintage e - ovviamente - del jazz e del blues.
La 'complicità' del Fanzaga contribuisce notevolmente al gioco di rimandi e citazioni che si possono rintracciare tra le pieghe delle cavalcate dei FixForb, nelle quali convergono senza sosta menzioni che non sempre è facile riconoscere ma che sono senz'altro familiari all'orecchio dei più. L'ultima volta che abbiamo visto il trio in concerto, è stato piacevole lasciarsi trascinare dalla potenza del suono e - allo stesso tempo - gareggiare a riconoscere gli inserti che i tre infilavano tra un assalto sonoro e l'altro: Prince, Michael Jackson, Rage Against The Machine, The Police e molto molto altro. Un eccitante mix di ingredienti apparentemente distanti tra loro, che vengono letteralmente 'triturati' nel contenitore elettrico di questo allegro combo per un gradevole divertissment doppiamente utile: al pubblico per accrescere i propri orizzonti sonori e agli addetti ai lavori per tenere a bada lo stress degli impegni istituzionali ai quali è necessario sottostare per contratto.

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30 GIUGNO

A TOYS ORCHESTRA
Il primo nucleo degli …A Toys Orchestra nasce nell'estate del 1998; nel giugno del 2001 pubblicano il loro primo album dal titolo “JOB” (Fridge).
Nel 2003 partecipano e vincono MusicalBox-Notturno Musicale, festival ospitato nell'ambito della famosa rassegna Frequenze Disturbate di Urbino, venendo subito notati dai più attenti e lungimiranti addetti ai lavori in campo musicale. Nell'autunno del 2003 la band lascia la Fridge per passare alla Urtovox, iniziando a lavorare concretamente all’album successivo dal titolo Cuckoo Boohoo che viene pubblicato da Urtovox a metà Ottobre del 2004 e viene acclamato all’unanimità come uno dei dischi più belli della stagione 2005/2006 ottenendo una assai lusinghiera rassegna stampa grazie anche al fortunato clip relativo al brano “PETER PAN SYNDROME”, scritto e diretto da Fabio Luongo, che oltre a rientrare nella programmazione di Tutte le emittenti televisive viene selezionato dalla giuria del prestigioso Premio Fandango aggiudicandosi ben due premi come:
-Miglior videoclip originale (premio speciale Musica! di Repubblica)
-Migliore fotografia (premio Fandango: "Video Clipped the radio star)
Inoltre II clip viene inserito tra i primi 10 clip del 2004 nella classifica di fine anno stilata da Musica di Repubblica, vince il premio MEI clip estate 2005 assegnato nell’ambito del prestigioso Capalbio film festival, e viene selezionato alla Mostra internazionale di cortometraggio di Montecatini ed alla rassegna di cortometraggi O’CURT indetta dalla mediateca di S. Sofia di Napoli.
Una fitta serie di recensioni, interviste, passaggi televisivi e radiofonici sostenuta da una incessante e qualificata attività concertistica nei migliori rock club e festival italiani (oltre 160 date nella stagione 2005/2006) fanno degli …A Toys Orchestra una speranza indiscussa dell’attuale panorama musicale italiano ,pronti a sostenere il confronto con il mercato europeo ed internazionale.
Il nuovo album, pubblicato il 19/03/2007 e intitolato “Technicolor Dreams”, realizzato in collaborazione con DUSTIN O’HALLORAN (DEVICS) alla produzione artistica, rappresenta un'ulteriore crescita per la giovane band campana che li porta a vincere il premio PIMI assegnato a Faenza in occasione del meeting degli indipendenti quale migliore album del 2007 a seguito anche dell’unanime accoglienza da parte di tutta la stampa che non si risparmia a tesserne le lodi con ampi articoli anche sui maggiori quotidiani nazionali e sulla stampa non specializzata.
Nel settembre del 2007 la band riceve il prestigioso invito a partecipare al più grosso evento live organizzato da RAI RADIO 1 che insieme alla programmazione del singolo “Powder on the Words” su tutte reti RAI ed alla programmazione del clip ad esso dedicato sulle emittenti specializzate, anticipa la distribuzione e la promozione europea ed inglese (by CARGO) dell’album, accolto con il medesimo entusiasmo dalla stampa estera al punto che ben due brani tratti da technicolor dreams vengono selezionati a distanza di poche settimane come singoli della settimana sulla BBC radio 2 in UK.
Tantissimi i loro live (oltre 150 nell’arco del 2007 e 2008 che sfociano in un tour europeo di ben 15 date) sempre più affollati da un pubblico adorante ed appassionato destinato a crescere concerto dopo concerto grazie ad un passaparola costante supportato dai principali social network musicali.
Non è quindi un caso che gli Afterhours vogliano che la band partecipi al progetto/compilation “Il Paese è Reale” con il brano inedito “What You said”, che porterà i Toys nuovamente negli studi rai per un concerto che li vedrà insieme agli Afterhours, alla collega d’etichetta Beatrice Antolini ed ad altri illustri musicisti quali Paolo Benvegnù e Roberto Angelini nuovamente sul palco degli studi rai di via Asiago Roma.
Degno di nota l’inserimento di ben tre brani tratti da “Technicolor Dreams” nella colonna sonora del nuovo film di Jess Manafort dal titolo “The Beautiful Ordinary” uscito in tutte le sale cinematografiche americane nel 2008, di altri due brani nella fiction televisiva “I Liceali” prodotta e trasmessa da RTI/Canale 5 in prima serata nel novembre di quest’anno e di un ulteriore brano (invisibile) nel film d’esordio di Edoardo Leo “18 anni dopo” di prossima distribuzione cinematografica.

A Toys Orchestra sono: EnzoMoretto (voce, chitarre, piano, synth), Ilaria D'Angelis (voce, synth, piano, chitarra, basso), Raffaele Benevento (basso, chitarre), Andrea Perillo (batteria).


CUT
I CUT sono ormai da 15 anni uno dei punti di riferimento per la scena underground Italiana. La loro attività è stata la scintilla che ha contribuito alla nascita e allo sviluppo di una delle più importanti etichette indipendenti italiane, Gamma Pop. La loro discografia conta quattro album e un ep per la stessa Gamma Pop e per un’altra istituzione della scena come Homesleep Music. Di recente la band ha realizzato un 7” split con i Settlefish per l’etichetta Riff Records di Bolzano.
Il suono dei CUT è stato descritto in vari modi ma forse il più azzeccato è stato coniato dalla webzine UK Pennyblack Music: “John Lee Hooker stuck in a postpunk straitjacket” ovvero “John Lee Hooker nella camicia di forza del postpunk”.
L’attività live del gruppo ha toccato ripetutamente ogni angolo della penisola e non solo: i CUT contano infatti tre tour europei e date negli Stati Uniti nel loro carnet. In questo modo i CUT si sono conquistati la loro fama di selvaggia e coinvolgente live band nonché un seguito di tutto rispetto.
In questi anni la band ha suonato con: The Make Up, Unwound, Ulan Bator, Uzeda, Royal Trux, International Noise Conspiracy, Eels, Delta '72, Man Or Astroman, Old Time Relijun, The Hives, Heavy Trash, Violent Femmes e molti altri…
L’ultimo album dei CUT “A Different Beat”, è stato pubblicato nel 2006 in Italia e in Inghilterra riscontrando un’ottima accoglienza da parte della stampa specializzata.
Tre anni dopo, durante l’inverno del 2009 la band è tornata in studio per realizzare il suo nuovo progetto: ANNIHILATION ROAD.
Per le session del nuovo album “ANNIHILATION ROAD” la band si è trasferita temporaneamente a New York presso lo studio di MATT VERTA-RAY, chitarrista e socio di Jon Spencer negli Heavy Trash. L’idea di una collaborazione tra i CUT e MV-R è nata dopo aver condiviso il palco in occasione di un tour italiano degli Heavy Trash nel 2006. Del resto nel suo studio del Lower East Side Matt ha registrato artisti del calibro di Jon Spencer Blues Explosion, 20 Miles, Kid Congo Powers, Ronnie Spector, Andre Williams, Mick Collins, Mooney Suzuky, Robert Quine: nessuno sembrava più qualificato per catturare il suono dei CUT!
Se Matt ha registrato e mixato il disco, il mastering è stato realizzato da Ivan Julian, ex chitarrista delle leggende del punk di New York “Richard Hell and the Voidoids”! Inutile dire che questo costituisce un’ulteriore punto d’orgoglio per la band.
Questo album segna inoltre l’inizio della collaborazione tra i CUT e la Go Down Records, etichetta che da anni sta portando avanti la causa del rock and roll più sanguigno e potente, un contesto ideale per i CUT e per questo disco in particolare.
Registrato come un live in studio nelle viscere di Manhattan, “Annihilation Road” conta infatti 14 tracce piene di energia e passione, brani che esplorano ogni sfumatura del suono dei CUT: dalle esplosioni garage alle angolarità del post punk, dalle tinte scure del blues alla disperazione del punk rock, questo è un album che esplode con un’urgenza e con un’intensità che spesso sembrano dimenticate nelle musica rock contemporanea.


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1 LUGLIO

THE LAST FIGHT
5 Dicembre 2010: dopo un anno di concerti e partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive esce RIGHT OF WAVE, il disco di debutto che ha subito ottenuto ottime critiche. La band ha maturato esperienza anche all’estero (Inghilterra, Germania, Spagna e Repubblica Ceca) e suonato sui palchi principali dei prestigiosi festival (Heineken Jammin’ Festival e Taubertal Festival). I THE LAST FIGHT hanno recentemente collaborato con RAI, per la produzione della colonna sonora del documentario “I fiori all’occhiello”. Sono premiati come secondi al concorso nazionale per Sziget Festival 2010 e primi come miglior live band al KEEPon contest 2010. Nel 2011 reduci da due tour europei, vincono l'Heineken Jammin Festival Contest e suonano sul main stage con Coldplay, Beady Eye e We Are Scientists.
Primi classificati al premio SISME 2011, dopo l'esperienza a Rock In Rio in Brasile, registrano l'ep MIRACLES ai Sound Factory Studios.

IN THE HOWLING STORM
IN THE HOWLING STORM è un misto di low fi folk e slow core, cupo, violento, emozionale, diretto.
Il progetto nasce nel 2011 da un idea di Matteo Perego già voce dei Lana a cui si sono successivamente aggiunti Paolo Colleoni (batteria) e Paolo Fusini (steel guitar) degli Spread e Alessandro Ravasio (basso) dei Lana.
A fine giugno è prevista l’uscita del primo EP intitolato “Doomsday Perfect Black Dress”.


KUBARK
Definire lo stile dei Kubark non è facile. Questi quattro ragazzi piacentini miscelano idee altrui (Porcupine Tree specie nella voce, A Perfect Circle, Russian Circles, Giardini di Mirò, Tool), ma lo fanno con una nonchalance, un estro, una maestria che non è consona ad una band all'esordio.
Melodie malinconiche e giri di basso che ricordano vagamente i tanto ben amati anni ‘90 che ritornano però a gran velocità verso un sound moderno, composto da ritmi martellanti. Questa la rotta intrapresa da Ulysses (2011), il loro ep d’esordio.
Cinque tracce, poche ma ben articolate, che celano al loro interno sonorità complesse, che tirano l’ascolto, lo portano avanti instancabilmente, non facendolo scadere facilmente nel ripetitivo. Il genere caratterizzante nella maggior parte dell’ep è una sorta di post-rock ricco però anche di molte altre sfumature.


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